Una delle domande più frequenti che ci sentiamo fare dai freelance è questa: “Posso dedurre le spese con il regime forfettario?”.
Il regime forfettario è il regime agevolato per antonomasia, che ha permesso a tante persone di entrare nell’affascinante mondo del freelancing in virtù dei costi relativamente bassi e della burocrazia ridotta all’osso. Accanto ai tanti vantaggi, però, ci sono anche dei limiti, uno dei quali è proprio legato alla possibilità di dedurre le spese sostenute. Approfondiamo.
Regime forfettario: scaricare le spese? Risposta negativa!
In prima battuta andiamo a definire il concetto di deduzione dei costi; per deduzione si intende la possibilità di “portare in sottrazione” dai ricavi conseguiti (ossia il totale del fatturato) i costi, ovvero le spese, inerenti alla propria attività. Questo permette di diminuire il reddito e quindi di diminuire l’imposta a cui si è soggetti.
Già lo scorso anno abbiamo affrontato l’argomento relativo alla possibilità di dedurre le spese effettivamente sostenute per chi opera nel regime forfettario: da questo punto di vista, nulla è cambiato nel 2018, nel senso che chi fa questa scelta non può dedurre nulla, dal reddito, a parte i contributi previdenziali.
Insomma, accanto ai tanti vantaggi (aliquota al 5% per le nuove partite Iva a regime forfettario, burocrazia semplificata, esenzione da Irap, niente studi di settore, etc.) c’è una grossa limitazione: in ogni caso quindi chi vuole aprire la partita Iva deve valutare attentamente se il regime forfettario può essere la scelte più conveniente.
Facciamo un esempio semplice semplice: ipotizziamo che un libero professionista abbia bisogno di un computer per svolgere la propria attività.
Ebbene, chi è nel regime ordinario può dedurre le spese sull’acquisto di computer, software e altri programmi o strumenti tecnologici (beni strumentali); chi opera invece nel regime forfettario non può dedurre la spesa sostenuta, e lo stesso vale per tante altre spese.
Insomma, chi opera nel regime forfettario ha un sacco di scartoffie in meno da gestire ma, in buona sostanza, non può dedurre nulla.
Dunque, regime forfettario o regime ordinario? La risposta è “dipende”: occorre valutare, insieme a un bravo commercialista, i pro e contro di entrambe le soluzioni.
Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti a proposito, contattaci: ti aiuteremo a risolvere i tuoi dubbi!