Anche per i professionisti che operano nel regime dei minimi e forfettario dev’essere elaborata la Certificazione Unica 2018.
Eh sì: nonostante i contribuenti dei minimi e forfettari siano esenti dal versamento della ritenuta d’acconto, secondo le istruzioni pubblicate di recente dall’Agenzia delle Entrate, la Certificazione Unica per il 2018 deve contenere anche i compensi pagati ai contribuenti minimi e forfettari.
In sostanza, non è altro che un’ulteriore forma di controllo, di incrocio dei dati per verificare la correttezza della documentazione fiscale presentata.
Certificazione unica e modello 770: un quadro esemplificativo
A proposito degli obblighi dichiarativi, di certificazione unica e modello 770 ricordiamo innanzitutto quello che è il riferimento normativo essenziale in materia ovvero il D.p.r. 600/1973.
In sostanza, la certificazione serve ad attestare i compensi di coloro che svolgono attività professionale autonoma, compresi coloro che non sono obbligati al rilascio della ritenuta.
Vediamo un quadro relativo agli obblighi di compilazione di certificazione e modello 770:
- Ordinario che fattura a minimo: il minimo deve compilare sia il certificazione unica che modello 770
- Ordinario che fattura a forfettario: il forfettario non deve compilare né la certificazione unica né il modello 770, ma solo il quadro RS nel modello Redditi Persone Fisiche
- Minimo che fattura a ordinario: l’ordinario deve compilare solo la certificazione unica
- Minimo che fattura a minimo: il minimo dovrà compilare solo la certificazione unica
- Minimo che fattura forfettario: il forfettario compilerà soltanto il quadro RS nel modello Redditi Persone Fisiche
- Forfettario che fattura a ordinario: l’ordinario dovrà compilare la Certificazione Unica ma non il modello 770
- Forfettario che fattura a minimo: il minimo dovrà compilare la Certificazione Unica ma non il modello 770
- Forfettario che fattura a forfettario: il forfettario dovrà compilare solo il quadro RS del modello Redditi Persone Fisiche
In altre parole, chi ha il regime forfettario deve indicare i compensi erogati nel quadro RS della dichiarazione dei modelli Redditi Persone Fisiche 2018.
Certificazione Unica: cosa devono compilare i contribuenti minimi e forfettari
I contribuenti minimi e forfettari devono compilare la Certificazione Unica 2018 con compensi e somme percepiti.
Sarà necessario inserire i dati nel quadro Certificazione Lavoro Autonomo − Provvigioni e Redditi diversi.
È importante sapere che nei compensi indicati dovrà essere incluso anche il contributo integrativo della gestione separata INPS del 4%, perché concorre alla formazione del compenso (ma non deve essere incluso il contributo integrativo relativo alle casse professionali).
Cosa succede se i minimi e forfettari erogano compensi ad altri professionisti?
Bisogna differenziare tra minimi e forfettari.
I contribuenti minimi (ex DL 98/2011) sono sostituti d’imposta. In questo caso il contribuente dei minimi deve versare la ritenuta d’acconto entro il 16 del mese successivo e certificare il compenso.
Chi invece opera nel regime forfettario non è un sostituto d’imposta. In questo caso il contribuente forfettario dovrà semplicemente indicare nel quadro RS della propria dichiarazione il codice fiscale del professionista a cui ha pagato un compenso e l’ammontare lordo del compenso stesso.
Come si può ben capire, sono aspetti complicati che solo un bravo commercialista può aiutare a chiarire. Se hai bisogno di delucidazioni e chiarimenti, non indugiare: contattaci subito!