Una nuova aliquota contributiva è in agguato… piccola piccola, ma pur sempre in agguato!
Questa volta gli interessati sono alcune categorie iscritte alla Gestione Separata, non titolari di Partita Iva (attenzione, eh!) né di pensione.
L’articolo 7 della legge 81 del 22 maggio 2017 (“Stabilizzazione ed estensione dell’indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa – DIS-COLL”) ha introdotto infatti una nuova aliquota per la gestione separata dello 0,51% per:
- Ufficio di amministratori, sindaco, revisore di società, associazioni e altri enti, con o senza personalità giuridica
- chi ha un contratto di collaborazione di qualsiasi tipo, anche a progetto
- chi ha un dottorato di ricerca, una borsa di studio o è un assegnista
Possono tirare un sospiro di sollievo invece…
- Componenti commissioni e collegi
- Amministratori di enti locali (D.M. 25.5.2001)
- Venditori porta a porta (art. 19, D. lgs 114/1998)
- Rapporti occasionali autonomi (legge 326/2003 art. 44)
- Associati in partecipazione (non ancora cessati)
- Medici in Formazione specialistica
Questa nuova aliquota per la gestione separata dello 0,51% si va ad aggiungere alle tre aliquote già presenti del 32%, dello 0,5% e dello 0,22% e si applica a partire dal 1 luglio scorso.
Perché questa aliquota?
“Un’altra tassa!” direte voi.
Ok, ma in questo caso c’è una motivazione giusta: l’indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa.
Per avere la disoccupazione, chi vuole ottenere l’indennità dev’essere senza lavoro al momento della presentazione della richiesta e avere almeno tre mesi di contributi versati.
Chi avrà i requisiti riceverà la disoccupazione per un numero di mesi pari alla metà dei mesi di contribuzione: in altre parole, se ha versato contributi per dodici mesi, riceverà l’indennità per sei mesi.
Il disoccupato però deve dar prova di cercare lavoro attraverso i centri per l’impiego; se batte la fiacca, perde la disoccupazione!
Insomma, è una nuova aliquota contributiva “piccina” ma per una giusta motivazione.