Se, come noi, vi barcamenate alla ricerca della miglior scelta possibile in fatto di tasse, contributi e chi più ne ha più ne metta, parlando di partite Iva saprete bene che il regime dei minimi non esiste più dal 1 Gennaio 2015.
Questa forma agevolata può certamente essere utilizzata fino alla sua naturale scadenza. Però noi amiamo mettervi la pulce nell’orecchio, ecco perché vi chiediamo… “E perché non interrompere prima, e farvi un bel regime forfettario?”.
Detta meglio, in definitiva, cerchiamo di capire se è possibile passare dal regime dei minimi al regime forfettario.
Una scelta iniziale non così scontata…
Il regime forfettario del 2015, che cercò di subentrare al morente regime dei minimi, andava certamente affinato: problemi strutturali evidenti ne impedirono una diffusione fra le fila del popolo delle Partite Iva (perché a giornali e tv piacerà così tanto questa locuzione è un mistero ancora irrisolto…)
Il limite di fatturato annuo era troppo basso qualunque fosse la categoria professionale presa in esame, così come la tassazione troppo alta.
L’illuminazione!
Con la legge di Stabilità 2016 il regime forfettario è finalmente divenuto quel marchingegno burocratico tanto bramato, più consono a rispettare le esigenze di tutte le categorie economiche. Innalzamento dei limiti di fatturato annuo e agevolazioni fiscali per i primi anni di attività sono i cavalli di battaglia del nuovo regime, che di questi tempi primeggia nelle scelte di vita dei liberi professionisti, al punto che chi sfora i tetti di fatturato è disposto a versare a un’ imposta aggiuntiva del 27% sulla differenza… pur di non transitare nel regime ordinario.
Un passaggio consigliabile
E chi ha aperto una Partita Iva nel regime dei minimi che deve fare? Rosicare?
Neanche per sogno! Potrà certamente utilizzare questo regime fino alla sua scadenza (ovvero per 5 anni o al raggiungimento dei 35 anni di età). Nessuno lo impedisce. Però…
“Frena, Frena CommercialistaPerMe! Ci stai per dire che è possibile passare dal regime dei minimi al regime forfettario?”
Ma certo che SI!
La regola è semplice: per fare un balzo verso il regime forfettario è necessario non aver fatturato – o non aver ricevuto redditi da lavoro dipendente – per più di 30.000 € nell’anno appena trascorso.
Fai attenzione però! Nel regime dei minimi, l’IRPEF è pari al 5% del Lordo; nel forfettario questa percentuale è pari al 15% mentre nei casi di nuova apertura di partita Iva l’imposta può essere ridotta anch’essa al 5% per i primi cinque anni.
Se provieni dal regime dei minimi, questa agevolazione non ti è concessa nel caso in cui il passaggio sia avvenuto a causa di scadenza naturale del regime. Mentre resta in vita (sempre per start-up fino al quinto anno) nel caso tu abbia interrotto i minimi per scelta.
Insomma, vogliono premiare il tuo salto… di qualità!
Proprio quanto noi: ricorda, infatti, che l’apertura della partita iva lo offriamo ai nostri clienti a titolo esclusivamente gratuito.
Scriveteci pure per info e chiarimenti. Alla prossima settimana!